Come effettuare la manutenzione dei defibrillatori: ecco tutti i passaggi da seguire

Sapevi che in Italia si contano ogni anno 73 mila casi di arresto cardiaco, una condizione clinica d’emergenza che può colpire uomini e donne di qualsiasi età, anche in assenza di precise condizioni fisiche?

 

Lo scopo dell'obbligo e della diffusione dei DAE nei luoghi pubblici è quello di scongiurare il rischio di morte di una persona in stato di arresto cardiaco: un intervento immediato prima dell’arrivo dei soccorsi, utilizzando un defibrillatore pronto all’uso entro 2-3 minuti dall’accaduto può contribuire ad aumentare le possibilità di sopravvivenza della vittima fino all'80%.

Questo perché, dal momento della chiamata dei soccorsi all’arrivo dell’ambulanza con dei professionisti sanitari, trascorrono in media dai 10 ai 15 minuti, mentre il cervello subisce danni permanenti già dopo 5-10 minuti in assenza di ossigeno: per ogni minuto che passa le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10%.

 

Occorre agire con tempestività entro 2-3 minuti con il supporto di un defibrillatore (automatico o semiautomatico) perfettamente funzionante. 

 

Abbiamo capito perciò che il DAE è uno strumento essenziale per poter salvare una vita: per questo motivo è altrettanto importante mantenere in ottimo stato un defibrillatore, con semplici ma costanti accorgimenti, che ti illustreremo in questo articolo. 

 

Come verificare se il tuo DAE è in buono stato? 

La normativa italiana regola l’utilizzo dei DAE installati in ambienti dove si pratica attività sportiva o in strutture dove ci sia un responsabile della sicurezza. Tuttavia, il buon senso suggerisce che non solo i defibrillatori negli ambienti sportivi, ma anche tutti gli altri ambienti, vadano tenuti sotto controllo con poche semplici verifiche: non dobbiamo dimenticare che il defibrillatore è un dispositivo salvavita! 

 

Il DAE è di solito posizionato all’interno di una teca murale o di una colonnina, in metallo o plastica resistente (ad es. ABS) ed è munita di allarme sonoro. Inoltre, sulla teca stessa o su un pannello posizionato a fianco sono presenti alcune semplici ed intuitive istruzioni d’uso per un rapido uso del defibrillatore in caso di bisogno. 

 

Sia la teca che la colonnina hanno una finestra trasparente che permette di vedere il defibrillatore posizionato al suo interno. Prima di verificare lo stato del DAE è fondamentale assicurarsi che non siano presenti manomissioni o ci siano segni di atti vandalici sulla teca e nello spazio intorno ad essa. È importante che sia pulita e che la segnaletica sia corretta.

Anche se dovrebbe essere scontato, facciamo presente come sia importantissimo che la teca non sia sigillata o chiusa a chiave: se così fosse, si potrebbe perdere tempo prezioso in una situazione di emergenza, compromettendo la regola del minor tempo di intervento possibile! 

 

Chi si occupa della manutenzione può apporre un sigillo la cui rottura indicherà una manomissione. Per una sicurezza ancora maggiore, alcuni rivenditori offrono a costi contenuti anche il servizio di assicurazione del bene, un incentivo che può rivelarsi utile per la protezione di un bene comune così utile. 

 

Come accorgersi che occorre effettuare una manutenzione? Quali sono i controlli necessari e ogni quanto va effettuata?

Veniamo ora ai controlli da effettuare per verificare se il defibrillatore sia in perfetto stato di efficienza, pronto ad intervenire in qualsiasi momento in caso di bisogno.

  • Se il funzionamento è ottimale, il DAE comunica la sua condizione attraverso una luce verde lampeggiante.
  • Se invece è presente una luce rossa lampeggiante e/o un segnale acustico intermittente oppure, ancora peggio, non è presente alcuna spia ed alcun segnale acustico, ci troviamo di fronte ad un malfunzionamento.  

Il dispositivo effettua giornalmente dei controlli e dei test autonomi, per verificare il suo perfetto stato di funzionamento. Questi controlli verificano lo stato di efficienza degli elettrodi e della scarica elettrica. 

Se viene individuata una qualsiasi problematica, l’apparecchio lo segnala immediatamente con un segnale acustico e la spia lampeggiante di colore rosso. È perciò molto importante prestare attenzione a questi due tipi di segnale, per poter provvedere velocemente al suo ripristino. Se questo segnali vengono ignorati, il defibrillatore potrebbe non funzionare in caso di bisogno. Il segnale acustico sarà emesso fino a quando non si esaurirà la batteria, spegnendosi completamente.

Cosa fare, quindi, quando la spia non è presente e si sente un segnale acustico intermittente? Basterà sollevare il coperchio per accendere l’apparecchio. Il defibrillatore comunicherà verbalmente la problematica: nella maggior parte dei casi si tratterà di sostituire uno oppure entrambi i componenti consumabili, vale a dire batterie e/o elettrodi. Se invece il problema è diverso, sarà il defibrillatore stesso ad informare di richiedere assistenza tecnica. 

Quando e perché occorre sostituire la batteria defibrillatore?

La parti consumabili di un defibrillatore sono gli elettrodi e la batteria. Entrambe sono facilmente sostituibili senza l’intervento di un tecnico. 

 

La batteria, in particolare, è una componente molto importante perché permette il funzionamento del defibrillatore non solo nel momento in cui l’apparecchio viene utilizzato, ma anche per il controllo del suo stato di efficienza. Infatti, la batteria consente al defibrillatore di eseguire ogni giorno degli autotest per verificarne il corretto funzionamento e la perfetta efficienza della batteria stessa. Per questo motivo, dal momento in cui viene inserita nell’apparecchio, ha generalmente una durata media di 5 anni. 

 

Il DAE, perciò, viene mantenuto in condizioni di operatività dalla batteria, che deve avere carica a sufficienza. Non sono necessari particolari accorgimenti per verificare se lo stato di carica della batteria è sufficiente: sarà il defibrillatore stesso ad avvertire con largo margine quando la batteria è da sostituire, attraverso un avviso acustico, come descritto al precedente punto.

 

Il momento in cui il defibrillatore avvisa di installare una nuova batteria può differire da un apparecchio all’altro, poiché lo stato di carica della batteria è dipendente dalle condizioni ambientali in cui si trova il defibrillatore. A titolo di esempio, un defibrillatore che è posizionato in un ambiente interno non riscaldato può dare l’avviso di sostituire la batteria prima di un apparecchio che sia invece posizionato in un ambiente mantenuto sempre a temperatura costante.

 

Se si vuole agire in anticipo, avendo annotata la data di installazione della batteria nell’apparecchio, basterà provvedere all’acquisto di una nuova batteria all’avvicinarsi dei 5 anni di installazione nell’apparecchio. 

 

Raccomandiamo l’utilizzo di soli ricambi originali. My AED Shop vende esclusivamente accessori, componenti e ricambi originali genuini, per poter garantire le massime condizioni di affidabilità e sicurezza. Affidandoti a ricambi originali, potrai contare su un prodotto realizzato nel pieno rispetto delle caratteristiche fornite dalla casa madre del defibrillatore. I ricambi non originali o compatibili non danno alcuna garanzia e possono compromettere il funzionamento del tuo DAE, che è un apparecchio salvavita!

 

Quando e perché bisogna sostituire gli elettrodi del defibrillatore?

Come già accennato precedentemente anche gli elettrodi (comunemente chiamati anche con il termine “piastre”) sono una componente consumabile di un defibrillatore DAE che, sono sostituibili da chiunque con estrema facilità. 

 

Gli elettrodi entrano in azione quando è richiesto l’utilizzo del defibrillatore, poiché ognuno dei due va applicato sul torace della persona, posizionandolo esattamente come raffigurato sopra all’elettrodo. La superficie degli elettrodi che entra in contatto con la pelle della persona è formata da uno speciale gel adesivo e conduttivo. Il gel assicura il trasferimento della scarica elettrica salvavita alla persona soccorsa, per questo motivo è necessario che gli elettrodi siano conservati perfettamente integri.

 

Ogni confezione contiene una coppia di elettrodi. Al momento della loro sostituzione vanno rimossi gli elettrodi precedenti, e sostituiti con quelli nuovi. Nella fase di sostituzione delle piastre è bene non cedere alla curiosità di aprire la confezione, o ci ritroveremo con un prodotto che diventerebbe rapidamente inutilizzabile! Occorre infatti precisare che il gel degli elettrodi, una volta esposto all’aria, tende ad essiccarsi in pochi giorni, compromettendo quindi la funzionalità dell’elettrodo stesso. 

Fortunatamente, una volta che gli elettrodi vengono collegati al defibrillatore, vengono anch’essi controllati durante gli autotest che il defibrillatore esegue quotidianamente. L’apparecchio segnalerà di sostituire gli elettrodi in caso non si possano più utilizzare.

 

A differenza della batteria, sulla confezione degli elettrodi è stampata la data per la loro sostituzione, che è generalmente di cinque anni. All’avvicinarsi dei cinque anni, basterà provvedere all’acquisto di una nuova confezione e provvedere subito alla sostituzione. Ricorda sempre che, come per le batterie, anche per gli elettrodi è fondamentale fare affidamento solo su ricambi originali! 

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