Il defibrillatore è obbligatorio? Ecco per chi secondo la legge

Defibrillatore: per chi è obbligatorio secondo la legge?

Il defibrillatore è obbligatorio? La legge italiana ha fatto chiarezza su questo aspetto tramite la legge n.116 del 2021, definendo categorie e luoghi per i quali diventa obbligatorio dotarsi di un DAE.

Andiamo quindi a capire per quali categorie e figure professionali è obbligatorio il defibrillatore e cosa dice la legge italiana a riguardo.

Per chi è obbligatorio il defibrillatore? Ecco cosa dice la legge

La legge che prevede l’obbligo di defibrillatore è stata approvata il 4 agosto 2021 ed è in vigore dal 14 dello stesso mese, giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Qual è l’obiettivo di questo progetto di legge? Il Parlamento ha voluto raccogliere in un unico testo tutte le istanze che riguardano l’utilizzo dei DAE (Defibrillatori Automatici Esterni): il provvedimento va infatti a definire l’obbligatorietà dei defibrillatori, dove devono essere installati, chi può utilizzarli e su quale figura ricade la responsabilità della loro manutenzione.

Non solo: all’interno della legge sono previste anche attività di sensibilizzazione, formazione e altre disposizioni che mirano a favorire la progressiva diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori semiautomaticiautomatici esterni. Una soluzione fortemente voluta anche dal personale medico e sanitario, dal momento che avere un defibrillatore DAE a portata di mano riduce di molto la mortalità e i rischi di danni permanenti dovuti all’arresto cardiaco.

Vediamo brevemente cosa prevedono i 9 articoli della legge.

 

Articolo 1: obbligo di defibrillatore e il “Programma pluriennale per la diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni”

L’articolo 1 illustra il programma pluriennale per la diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni che saranno obbligatori per:

·       tutte le sedi della Pubblica Amministrazione che abbiano servizi aperti al pubblico in cui siano impiegati almeno 15 dipendenti

·       scuole e università.

·       stazioni di treni e autobus, aeroportiporti e mezzi di trasporto sia via terra che via mare che effettuano tratte di almeno due ore senza fermate intermedie.

Il decreto prevede, inoltre, lo stanziamento di 2 milioni di euro annui per le attività previste dal disegno di legge.

 

Articolo 2, defibrillatori nei luoghi pubblici

I DAE installati in luoghi pubblici devono essere collocati, dove possibile, in teche accessibili al pubblico 24 ore su 24. L’articolo 2 inoltre prevede un’apposita segnaletica per indicare la posizione del defibrillatore in maniera ben visibile e univoca.

Un’altra novità introdotta da questa legge riguarda gli enti territoriali, che potranno incentivare l’installazione dei DAE nei centri commerciali, alberghi, condomini e strutture aperte al pubblico.

 

Articolo 3, chi può usare il DAE?

L’articolo 3 è particolarmente importante perché chiarisce come anche una persona senza formazione sanitaria o che non abbia seguito un corso di rianimazione cardiopolmonare possa utilizzare un defibrillatore. 

Si tratta di una novità fondamentale rispetto alle normative precedenti, secondo le quali solo chi avesse una formazione sanitaria o avesse seguito corsi di BLSD avrebbe potuto prestare soccorso con un defibrillatore.
Con la legge 116 la possibilità di salvare una vita, in assenza di persone formate, è estesa a chiunque: grazie all’introduzione dei defibrillatori automatici, più semplici e intuitivi da usare, anche chi non ha una formazione specifica può salvare una vita.

Dal punto di vista giuridico viene sancita la non punibilità penale delle conseguenze connesse all’uso di un defibrillatore: chi soccorre, infatti, agisce in stato di necessità e, anche nel caso di danno alla persona, non sarà perseguibile per legge (articolo 54 del Codice Penale).

Articolo 4, il DAE è obbligatorio nelle società sportive?

L’articolo 4 interviene a estendere quelli che erano già gli obblighi della Legge Balduzzi, che prevedeva l'obbligatorietà dei defibrillatori si automatici che semiautomatici per tutte le società sportive, le palestre e gli impianti sportivi, anche alle competizioni e agli allenamenti.

Una ulteriore precisazione riguarda l’obbligo, per le società sportive, di condividere i DAE con coloro che utilizzano gli impianti.
In ogni caso, il DAE deve essere registrato presso la centrale operativa del 118 territorialmente competente. Vanno comunicati:

·       l’esatta collocazione del dispositivo;

·       le caratteristiche;

·       marca e modello;

·       data di scadenza delle parti deteriorabili come batterie e elettrodi;

·       orari di accessibilità al pubblico.

Articolo 5, corsi di formazione nelle scuole

Una delle misure previste dalla legge, illustrata nell’articolo 5, riguarda anche la formazione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, per sensibilizzare i ragazzi e insegnare loro le basi del primo soccorso, compresi l’uso di un defibrillatore e la disostruzione delle vie aeree.

Queste iniziative, già previste dal decreto cosiddetto “Buona Scuola”, contemplano che ogni istituzione scolastica organizzi autonomamente attività di formazione, anche in concomitanza con la Giornata Mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare, che si tiene il 16 ottobre di ogni anno.

Articolo 6, obbligo di registrazione del DAE

L’articolo 6 prevede che ogni defibrillatore debba essere registrato alle centrali operative del sistema di emergenza sanitaria 118 del territorio, in modo da poter localizzare nel più breve tempo possibile il DAE più vicino in caso di necessità. Il monitoraggio consente di verificare in tempo reale lo stato operativo del dae e la scadenza delle parti deteriorabili e di segnalare eventuali malfunzionamenti.

Nello stesso articolo viene specificato che chi, pubblico o privato, possieda un DAE, deve comunicare una serie di dati alla centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118:

  • numero di dispositivi in dotazione e la loro ubicazione
  • caratteristiche tecniche, marca, modello
  • orari di accessibilità
  • scadenza delle parti deteriorabili
  • per i luoghi pubblici, indicare chi è il soggetto responsabile del corretto funzionamento dell'apparecchio

Articolo 7, app di geolocalizzazione del DAE

La legge prevede la geolocalizzazione dei DAE più vicini anche tramite applicazione per smartphone. Saranno le regioni e le province autonome a dover stabilire e adottare un’app integrata con i servizi del sistema di emergenza sanitaria. L’obiettivo è quello di individuare rapidamente il defibrillatore più vicino e di reclutare un soccorritore volontario nelle vicinanze, per accorciare i tempi di intervento.

Articolo 8, Campagne di informazione e di sensibilizzazione

L’articolo 8 promuove campagne di sensibilizzazione all’interno della scuola dell’obbligo, dedicate non solo agli studenti ma anche a genitori, docenti e personale amministrativo.

Nello stesso articolo si disciplina la promozione, da parte del Ministero della Salute, di messaggi di utilità sociale da trasmettere sul servizio radiotelevisivo pubblico.

Articolo 9, Minoranze linguistiche

L’articolo 9 recita che “nei territori in cui sono presenti minoranze linguistiche riconosciute, le disposizioni della presente legge si applicano nel rispetto della relativa lingua di minoranza”.

Defibrillatore obbligatorio, cosa cambia con la legge in vigore

La proposta di legge recante “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero” arriva dopo la cosiddetta Legge Balduzzi, che introduceva l’obbligo di dotazione di un defibrillatore DAE per società sportive già nel 2013 (per le società sportive professionistiche) e nel 2017 (per quelle dilettantistiche).

Sin da allora è però stato chiaro quanto sia necessario dotare anche le strutture pubbliche di defibrillatori, e formare persone in grado di saperli utilizzare nel momento del bisogno. L’inclusione dei defibrillatori automatici e semiautomatici all’interno della legge è un chiaro segnale di quanto sia importante permettere, anche a persone non formate in campo medico, di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco.

La legge attuale mira, pertanto, a diffondere una vera e propria cultura dell’assistenza attraverso la formazione dei ragazzi già dalle scuole dell’obbligo e tramite campagne di sensibilizzazione su vasta scala, sui mezzi di comunicazione più diffusi, come la TV.

 

 

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