Come prevenire le malattie cardiovascolari: i consigli per proteggere il cuore

Le malattie cardiovascolari sono ancora la principale causa di morte in Italia. Secondo i dati riportati nel sito del Ministero della Salute, le patologie di questo tipo sono responsabili del 34,8% di tutti i decessi (31,7% negli uomini e 37,7% nelle donne). In particolare, la cardiopatia ischemica è responsabile del 9,9% di tutte le morti (10,8% negli uomini e 9% nelle donne), mentre gli accidenti cerebrovascolari dell'8,8% (7,3% negli uomini e 10,1% nelle donne) - si tratta di dati Istat del 2018.

Questi numeri ci mettono di fronte a una realtà preoccupante: più di un italiano su tre muore per malattie cardiovascolari.

Quindi, cosa fare? Senza dubbio, è importante sapere quali sono i fattori di rischio: alcuni non sono controllabili, ma tanti altri sì. Se imparerai a conoscerli e a gestirli nel modo migliore, potrai ridurre la possibilità di accusare una o più malattie cardiache.

Prevenire le malattie cardiovascolari: quali sono i fattori di rischio delle malattie cardiache?

Come anticipato, esistono fattori che causano le malattie cardiache e che non possiamo controllare né modificare. Tuttavia, se ci tieni sul serio alla tua salute, è bene che tu li conosca. Ne possiamo individuare almeno tre:

Età

Il rischio di soffrire di malattie cardiache aumenta con l'età. Per esempio, gli uomini di età pari o superiore a 45 anni e le donne di età pari o superiore a 55 anni hanno un rischio maggiore rispetto agli individui più giovani.

Genere

Alcuni fattori possono incidere sul rischio di malattie cardiache in modo diverso nelle donne rispetto agli uomini. Per esempio, gli estrogeni assicurano una relativa protezione alle donne contro le malattie cardiache. Al contrario, il diabete aumenta il rischio di malattie al cuore più nelle donne che negli uomini.

Storia familiare

Il rischio di malattie cardiache aumenta se si ha un parente stretto che, a sua volta, ha sofferto di questi problemi in giovane età.

Le buone pratiche per prevenire le malattie cardiovascolari

Per fortuna, esistono tante buone abitudini che, se adottate e conservate nel tempo, possono aiutare a ridurre il rischio di soffrire di malattie al cuore. Vediamo quali sono.

Controlla la pressione del sangue

La pressione alta è un fattore di rischio importante. Per questo, è bene controllare la pressione almeno una volta l'anno, per gli adulti sani, e più spesso se già si soffre di questo problema. Uno stile di vita corretto e salutare può prevenire e controllare la pressione sanguigna.

Tieni sotto controllo i livelli di colesterolo e trigliceridi

Alti livelli di colesterolo possono ostruire le arterie e aumentare, così, il rischio di malattia coronarica e di infarto.

Lo stesso vale per un altro tipo di grasso nel sangue, i trigliceridi: un alto livello di trigliceridi può accrescere il rischio di patologia coronarica, nelle donne in primis.

Leggi anche: Cosa fare se qualcuno ha un infarto

Tieni sotto controllo il peso

Sovrappeso e obesità sono alleati delle malattie cardiache. Entrambe le condizioni coabitano con altri fattori di rischio, come colesterolo e trigliceridi alti, ipertensione e diabete. Tenere sotto controllo il peso corporeo può aiutare a ridurre il rischio di malattie al cuore.

Scegli una dieta sana

Limita il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti. Mangia molta frutta fresca, verdura e cereali integrali. In questo modo eviterai eccessi che, nel lungo periodo, potrebbero compromettere la salute del tuo cuore.

Fai esercizio fisico

Se praticata con regolarità, l'attività fisica contribuisce a rafforzare il cuore e a migliorare la circolazione sanguigna. Inoltre, l'esercizio ripetuto nel tempo, con costanza, aiuta a mantenere un peso-forma ideale e può ridurre il colesterolo e la pressione del sangue.

Limita l'assunzione di alcol

Non è un mistero che bere troppo alcol fa male alla salute. In particolare, se si eccede con le bevande alcoliche, la pressione del sangue aumenta. Le calorie in eccesso, inoltre, possono portare a ingrassare velocemente. Per cui, se vuoi ridurre il rischio di soffrire di patologie cardiache, non bere più di uno/due bicchieri di vino al giorno.

Evita il fumo

Altro nemico della salute del cuore è il fumo di sigaretta, causa di pressione alta, infarto e ictus. Se fumi, prima smetti e meglio sarà per il tuo cuore.

Gestisci lo stress

Lo stress estremo può dare il là a un infarto ed essere uno dei responsabili dell'aumento della pressione. Molte persone, sopraffatte dallo stress, mangiano, bevono alcolici o fumano in modo eccessivo – e già sappiamo che tutti questi comportamenti aumentano il rischio di malattie cardiache. Quindi, come puoi gestire bene lo stress? Esistono più soluzioni: tra le più efficaci, la meditazione, l'ascolto della musica e l'esercizio fisico.

Controlla il diabete

Avere il diabete raddoppia il rischio di soffrire di patologie al cuore. Per quale motivo? È presto detto: nel tempo, la glicemia alta causata dal diabete può danneggiare i vasi sanguigni, nonché i nervi che controllano il cuore e i vasi stessi.

Dormi a sufficienza

È ormai dimostrato che il poco riposo aumenta il rischio di soffrire di ipertensione, obesità e diabete, tre fattori che possono condurre a una o più malattie cardiache. Cerca di concederti un riposo notturno compreso fra le 7 e le 9 ore.

Se hai difficoltà a dormire bene, parlane con il tuo medico per trovare una soluzione efficace. A maggior ragione, consulta il tuo medico se soffri (o se pensi di soffrire) di apnea notturna. Questo tipo di problema interferisce con la possibilità di riposare bene, il che può comportare un rischio più alto di accusare malattie al cuore.

Per concludere

Se la prevenzione e la salute del tuo cuore per te sono importanti, oltre che adottare le buone abitudini appena viste, puoi prendere in considerazione l’acquisto di un defibrillatore semiautomatico o automatico. Il DAE è l’unico strumento che può salvare la vita, tua o di un’altra persona, in caso di arresto cardiaco.

In caso di arresto cardiaco, ogni minuto che passa equivale al 10% in meno di possibilità di salvare la persona.

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